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In una "cultura senza Stato", quella della penisola italiana agli albori dell'Età moderna, la Francia rappresenta un'incombente presenza, giocandovi un ruolo non soltanto politico e militare, ma anche culturale. Quest'opera cerca di ricostruire, attraverso un approccio il più possibile multiforme e multidisciplinare, tale 'entità' dai molteplici significati, indagando le forme, i modi e i tempi della cultura che ne osserva (soggetto osservante) la storia politica, istituzionale, diplomatica (oggetto osservato), inevitabilmente conformandone e contribuendo a determinarne forme, sostanze, aspetti. L'età delle Guerre d'Italia quattro-cinquecentesche seziona così più stratigrafie cronografiche, diverse profondità temporali, differenti durate: un cinquantennio dell'evoluzione storico-climatica e storico-ambientale nell'area alpina; un frammento della storia 'presente' del più antico regno della Respublica Christiana; il risultato del sedimentarsi sullo sguardo dei contemporanei di topoi classici sui caratteri e peculiarità dei diversi popoli. Prefazione di Robert Descimon.